Letteratura – K. Hosseini: E l’eco rispose

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E l’eco rispose è un romanzo di Khaled Hosseini, americano di origine afgana. Il talento narrativo di questo scrittore, già autore del bestseller Il cacciatore di aquiloni, è evidente nell’arte affabulatoria e nell’intreccio di storie o di luoghi che riesce a tessere.

Non manca a Khaled Hosseini la vena narrativa, ma in questo romanzo l’ho trovata un po’ dispersiva; il romanzo si perde nella descrizione di storie collaterali, concentrando l’emozione del racconto solo nell’ultimo capitolo, peccato.

E l’eco rispose è ambientato principalmente in Afghanistan,  dove lo scrittore è nato ed ha vissuto la sua infanzia; nel romanzo è descritta la povertà nei villaggi rurali e la ricchezza ostentata nella capitale Kabul, le narco-ville e le grandi diseguaglianze.

La storia è un intreccio di più storie, quella della famiglia di Abdullah e Pari, quella dello zio Nabi e di Wahdati, quella di Nila e Pari, quella di Idris e Timur, quella di Markos e Thalia, tutte con un’origine comune nella terra sofferente e martoriata dell’Afghanistan, con deviazioni a Parigi, San Francisco e Tinos in Grecia.

C’è però una storia trainante, quella per la quale vale la pena leggere questo libro, quella in grado di commuovere e di dare un senso compiuto a tutto il romanzo: è quella che riguarda la separazione di Pari dal fratello Abdullah, un’infanzia rubata.

Alcune parti del libro possono essere saltate senza perdere il senso complessivo del romanzo, quindi l’intreccio è qui incompiuto, altre parti sembrano quasi inserite per aumentare il numero delle pagine e tutto ciò ridimensiona questo romanzo, che rimane comunque un inno all’amore famigliare.

Cinzia Malaguti

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