Letteratura: Il grande Gatsby

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I soldi non fanno la felicità, ce lo dice anche F. Scott Fitzgerald ne Il grande Gatsby.

Gatsby ha una grande e lussuosa villa dove tiene grandi feste per una moltitudine di gente più o meno famosa, comunque desiderosa di partecipare a feste mondane.

Gatsby nasce povero, ma già da ragazzo ha le ambizioni più grottesche e fantastiche, intrise di sfarzo indicibile, che realizzerà senza tuttavia riuscire a raggiungere il suo sogno più grande, l’amore di Daisy.

La sua ricchezza non sarà sufficiente, anzi sarà inutile, nella conquista della sua amata Daisy, servirà solamente a cullare l’ambizione di averla per sé con la complicità del lusso.

Non solo il denaro non riesce a portare Gatsby a coronare il suo sogno con Daisy, ma per procurarselo viene spinto ad abbandonare e a contaminare la sua vera identità.

Gatsby ha la villa più appariscente del West Egg, organizza feste alle quali non si diverte, ha più camicie di quante possa indossarne, ma questo sfarzoso luccichio, ottenuto non importa come, non può comperare l’amore di Daisy.

Quando capisce che Daisy è perduta e la sua vita, vissuta nell’intensità di conquistare Daisy con il suo successo effimero, sprofonda nella tristezza più assoluta, non ha nessuno da incolpare tranne sé stesso.

Il romanzo all’inizio scorre lento e noioso, nelle vite di Nick (l’unico vero amico di Gatsby e voce che racconta), di Jordan (l’amica di Nick e Daisy), di Tom (il marito di Daisy), di Myrtle (l’amante di Tom) e di Wilson (il marito di Myrtle), ma poi va in crescendo nell’ultima parte, quando le carte verranno messe sul tavolo.

Non c’è vera solidarietà nel mondo dei ricchi e la morte solitaria di Gatsby ne è la prova. C’è solidarietà nel mondo dei poveri e la staffetta dei vicini di casa di Wilson nell’essergli vicini nel momento della morte (violenta) della moglie ne è la prova.

Ho visto anche il film Il grande Gatsby, interpretato da Leonardo Di Caprio, ben fatto e abbastanza fedele al romanzo, tranne che per l’omissione del ruolo del padre di Gatsby che, invece, risulta di rilievo sia all’inizio che alla fine del romanzo e per la relazione di Nick con Jordan che nel film è piuttosto vaga.

Cinzia Malaguti

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