Cinema: The wolf of Wall Street

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The wolf of Wall Street è un film sull’ossessione per il denaro, sulla centralità che la società moderna affida al denaro e sulle sue conseguenze estreme.

Jordan Belfort, giovane rampante, fonda una società di broker e diventa ricchissimo con speculazioni in borsa, vendita di titoli spazzatura, tecniche di persuasione, riciclaggio ed esportazione di capitali all’estero.

Il denaro diventa per lui, e per i suoi amici e colleghi, un idolo, un dio, dove tutto è in vendita, perfino gli amici. Il denaro porterà lui e gli altri a diventare degli avvoltoi, in una spirale di depravazione e di annullamento di ogni parvenza di umanità, in orrori e cadute verso il fondo che nemmeno il denaro potrà riparare. Jordan finirà in galera e, finita la detenzione, si accontenterà di tenere seminari sulle strategie di vendita.

Il film passa dal drammatico al folkloristico e viceversa, con una interpretazione di Leonardo di Caprio, nei panni di Jordan, anche co-produttore del film, davvero eccezionale, così come la regia di Martin Scorsese. Per gli esperti o appassionati di cinematografia, questo è il primo film che Martin Scorsese gira con lenti anamorfiche.

Nel cast c’è anche il bravo Matthew McConaughey, in una breve parte inziale, magro scheletrico per la concomitanza delle riprese di Dallas Buyers Club, dove interpreta un malato di Aids.

Alcune scene del film sono state girate in Italia, nella parte finale del film: sullo sfondo dello yacht di Jordan si vedono immagini di Portofino.

The wolf of Wall Street è l’adattamento dell’omonima autobiografia di Belfort.

Il film è candidato a cinque premi Oscar 2014 (film, regia, attore protagonista, attore non protagonista e sceneggiatura non originale), ma meritatissimi solo regia e attore protagonista.

Cinzia Malaguti

 

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