Sardegna Nord, cosa vedere

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Sardegna, costa nord

Per raccontare il pezzo di Sardegna che ho conosciuto, vorrei partire da alcune curiosità, anziché fare il solito elenco delle spiagge più belle; perché? Perché 1) è difficile individuare le spiagge più belle essendo tutte belle, 2) di questi elenchi ne potete trovare ovunque.

Innanzi tutto, l’itinerario: Olbia, Sassari, Alghero, Capo Caccia, Stintino, Castelsardo, Costa Paradiso, Capo Testa, Santa Teresa di Gallura, Costa Smeralda, Capo Coda di Cavallo, Olbia; insomma, la parte a nord della Sardegna.

Sardegna costa nord

Allora, vediamo le curiosità, gli aspetti particolari o poco conosciuti del mio itinerario sardo.

Tracce spagnole. Ad Alghero si parla, ancora oggi, il catalano antico e le sue strade riportano, ancora oggi, il nome “carrer” che significa “via” in catalano. Alghero, che si trova sulla costa occidentale, di fronte alla Catalogna (Spagna), fu, infatti, dominata, per ben 400 anni, dagli spagnoli che siglarono, altresì, il territorio con torri d’avvistamento, le torri aragonesi. A Sassari una rambla, tipico viale che corre nel mezzo delle due corsie stradali, rivela il braccio d’espansione spagnolo verso il nord dell’isola.

Tracce d’arcaica struttura sociale democratica nell’isola. I villaggi nuragici sono tipici della Sardegna ed i ritrovamenti archeologici rivelano, nella loro struttura, l’esistenza di una vita sociale, comunitaria o religiosa; s’ipotizza, altresì, il governo di un saggio, eletto dai saggi, eletti dal popolo, cioè di un potere non tramandato per via ereditaria, com’era consuetudine nei villaggi dell’epoca, parliamo di villaggi costruiti tra il XV secolo a.C. ed il VII secolo a.C., cioè di circa 3000 anni fa.

Sardegna spiaggia della Pelosa

Le belle che cambiano. Sono spiagge che, per forza della natura o dell’uomo, hanno, nel corso degli anni, cambiato aspetto. La spiaggia della Pelosa, vicino a Stintino, un tempo, mi dicono gli abitanti del luogo, era più grande, il mare l’ha ridotta; rimane, comunque, meravigliosa con il suo mare color turchese.  La costa Paradiso, splendida per la sua spiaggia rocciosa di granito rosa, è stata cambiata dalle mani dell’uomo sulle colline che lì s’affacciano: coperte di villette per vacanze che hanno abusato degli spazi ambientali. La costa Smeralda non è da meno su quest’aspetto: costruzioni vacanziere che hanno alterato il contorno collinare.

Sardegna Costa Paradiso

La fantasia disegna la roccia. La Costa Smeralda ha angoli molto battuti dal vento che ha scolpito nei secoli la roccia, dandole le forme più varie. Andate a Capo Testa, vicino Santa Teresa di Gallura, oppure a Capo d’Orso, vicino Palau, e provate a fantasticare sulle somiglianze delle forme della roccia ad animali, cose o persone. Riconoscerete un’aquila, piuttosto che un orso, piuttosto che un cane, piuttosto che … Un ottimo esercizio di fantasia!

Imprese solo apparentemente difficili. Ci sono circa 700 gradini che portano alle Grotte del Nettuno a Capo Caccia. Il promontorio di Capo Caccia, essendo d’origine carsica, è pieno di grotte. I gradini corrono lungo il costone dell’alta falesia di Capo Caccia, fino all’ingresso delle Grotte di Nettuno. C’è anche un battello che, più facilmente, lì arriva, ma, se non siete particolarmente stanchi, c’è la gradinata panoramica che vi aspetta e … non ha orari, a differenza della barca.

Le curiosità gastronomiche. Provate l’assaggio del pecorino con qualche goccia di decotto di miele e polline, non ve ne pentirete! Se poi volete … esagerare, ordinate per dessert la seadas: dolce di pasta sfoglia ripieno di formaggio, tipo raviola, cosparso di miele o zucchero a velo.

Buona vacanza.

Cinzia Malaguti

 

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