Letteratura – A. Vitali: Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti

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Che delizioso racconto è Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti! Davvero piacevole questa lettura del bravo Andrea Vitali, sempre capace di lasciare un sorriso con i suoi romanzi.

Andrea Vitali ha il talento del narratore, le sue sono storie intrecciate nella quotidianità di paese, condite con ironia ed ambientate quando il senso della comunità era forte.

Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti è tutto questo; racconta una storia di provincia, più precisamente di quella di Como, ambientata a Bellano nel 1915 con protagoniste le due sorelle Ficcadenti: Giovenca e Zemia.

Le due sorelle hanno una merceria che prosegue la tradizione del padre, premiato produttore di bottoni, di tutte le forme, colori, dimensioni. Giovenca è la sorella bella, Zemia è la sorella brutta, Giovenca è alta, bionda, formosa, appariscente, Zemia a incontrarla di notte c’era da credere che i morti ogni tanto uscissero dalla tomba. Giovenca e Zemia sono sorellastre, anzi in comune non hanno alcun patrimonio genetico, essendo la prima adottata e la seconda figlia di prime nozze della seconda moglie. Questo lo si scopre sin dalle prime pagine, quindi ve l’ho potuto raccontare, ma il resto lo lascio alla piacevolezza della vostra lettura.

I vari personaggi del racconto sono delle macchiette, delle caricature, dei protagonisti della vita di un qualsiasi paese in Italia agli inizi del Novecento; troviamo allora il prevosto, che era più ascoltato del sindaco e al quale si chiedevano consigli su tutte le faccende della vita, compresi matrimoni e alcuni li combinava; troviamo la perpetua, simpatica impicciona e consigliera affidabile del prevosto, ma anche convinta di vedere ovunque il fiammeggiare del diavolo; troviamo quello che gli manca qualche giovedì e anche qualche venerdì; troviamo la donna “timorata di Dio”, sempre afflitta e a lutto; troviamo il ragazzo di buona famiglia, bello, ricco, ma sfortunato; troviamo quello che s’improvvisa poeta per far colpo sulle ragazze; troviamo quello a cui i preti non vanno a genio perché con loro non si combinano affari lucrosi.

In Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti si parla anche di busecca, la zuppa milanese a base di trippa e fagioli; si parla anche di calicanto, la pianta ornamentale che fiorisce d’inverno e che veniva offerta il giorno della vigilia di Natale quale buon augurio; si parla di oleandro, la pianta più velenosa, anche quale legna per il fuoco, i cui fumi sono tossici.

Insomma, una lettura piacevole, ironica, divertente e anche un po’ utile.

Cinzia Malaguti

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