Letteratura – J. Steinbeck: Uomini e topi

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grande depressione anni trenta

 

 

 

 

 

 

Uomini e topi fu scritto nel 1937 dal premio Nobel per la letteratura 1962 John Steinbeck, ma in esso si possono leggere temi ancora attuali: la precarietà del lavoro, la speranza di una vita sicura, il valore dell’amicizia. Uomini e topi è principalmente, comunque, un inno all’amicizia, protettiva, qui fino alle estreme conseguenze.

Protagonisti del breve romanzo sono George e Lennie, due lavoratori stagionali; George è vigile e svelto, s’ingegna in tutti i modi per impedire che Lennie finisca nei guai, sia pure senza mai volerlo; Lennie ha la mente di un bambino, è di animo tenero e gentile, ma una forza fisica smisurata di cui non è perfettamente consapevole. George e Lennie girano insieme, sognano di mettere da parte un gruzzoletto per sistemarsi con un pezzo di terra tutta loro da coltivare ed in cui allevare conigli, un sogno irraggiungibile per un destino tirannico che impedirà loro di emanciparsi e di raggiungere la felicità; un sogno coltivato per amicizia ed alimentato dall’amicizia. Lennie però si metterà nei guai e George, non potendo sopportare di vedere l’amico aggredito e linciato, deciderà di impedirgli sofferenze sparandogli un colpo alla nuca, pietosamente.

Il romanzo fu concepito come un gesto di ribellione contro la sorte di tanti disgraziati, vittime di pregiudizi e dell’ingiustizia, in un’America stretta dalla sua peggiore crisi economica, quella degli anni Trenta, ma dove ai sogni infranti si contrappone l’insopportabile volontà di andare avanti. George, il protagonista, è la rappresentazione di questa incrollabile volontà e tenacia, molto presente nell’immaginario americano.

Pubblicato negli Stati Uniti nel 1937, ancora oggi è tra i libri di testo più usati nelle scuole di tutti i Paesi di lingua inglese; in Italia piacque a Cesare Pavese che lo tradusse per Bompiani nel 1938.

Ad un lettore europeo degli anni Duemila, risalterà forte e chiara la rappresentazione del valore dell’amicizia, un valore universale e senza tempo, mentre l’inno di ribellione contenuto risulterà sfumato dal tempo e dal luogo.

Cinzia Malaguti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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