Jesus Christ Superstar: il Musical

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Fare una recensione di Jesus Christ Superstar, un musical che va in scena dal lontano 1971, non è facile se si vuole aggiungere qualcosa alle tante recensioni che si trovano in rete.

Provo allora a partire dalle emozioni suscitate per poi sostare sull’evoluzione che lo spettacolo ha avuto nel corso degli anni ed arrivare alle aspettative sul futuro di questo spettacolo evergreen.

Nel musical Jesus Christ Superstar viene rappresentata l’ultima settimana della vita di Gesù, narrata dalla prospettiva di Giuda, evidenziandone il conflitto umano ed ideologico con la potenza della musica rock.

Jesus Christ Superstar è un musical che non può lasciare indifferenti, per la forza delle emozioni che il tema religioso unito alla forza della musica e del canto suscitano con generosità.

La prima rappresentazione di Jesus Christ Superstar risale al 1971 a Broadway, più di 40 anni fa, e continua ad andare in scena, perché sono trattati temi universali, come l’amore, il tradimento, l’ingiustizia, che affascinano tutti, atei o credenti o agnostici, ma soprattutto perché le musiche, gli attori e le scenografie sono davvero ai massimi livelli.

Nell’edizione 2014 ho apprezzato molto l’energia e la passione interpretative di Feysal Bonciani, classe 1990, che ha impersonato Giuda Iscariota; Feysal Bonciani ha sostituito Carl Anderson, morto qualche anno fa di leucemia.

Nei panni di Jesus Christ il sempre bravo Ted Neeley, classe 1943, ma ancora in gran forma. Caratterizzante l’interpretazione di Erode, gaudente re dei Giudei.

L’evoluzione di questo musical è nel rinnovamento delle interpretazioni perché ogni attore ci mette un po’ del suo, l’interpretazione viene sempre un po’ personalizzata dagli attori, rinnovando continuamente lo spettacolo, pur nei limiti del copione.

Cinzia Malaguti

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