Curcuma, consigli per l’uso

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La curcuma è quella polverina arancione, ingrediente anche del curry, le cui grandi proprietà antinfiammatorie non sono riscontrabili in nessun altro ingrediente alimentare.

La curcuma è menzionata nei trattati medici indiani, cinesi, tibetani e mediorientali da oltre duemila anni, ma in Occidente solo negli ultimi tempi si sono intensificate le ricerche di laboratorio.

In laboratorio, inoltre, la curcuma inibisce la crescita di un gran numero di forme tumorali maligne, interviene sull’angiogenesi, ossia sulla vascolarizzazione del tumore che è alla base della sua crescita, e costringe le cellule cancerose a suicidarsi, in base al processo detto apoptosi. Secondo l’equipe del dott. Aggarwal di Houston, la curcuma, inoltre, rende il tumore più sensibile alla chemioterapia in quanto interviene direttamente sul fattore NF-kappa B, che protegge le cellule tumorali dai meccanismi di difesa dell’organismo.

Consigli per il consumo della curcuma. La curcuma non supera la barriera digestiva, cioè diventa inefficace, se non viene mescolata al pepe o allo zenzero – come nel curry; il pepe ne moltiplica di venti volte l’assimilazione da parte dell’organismo. La curcuma può essere abbinata a qualsiasi verdura o alla soia e ai suoi derivati; mescola mezzo cucchiaino di curcuma in un cucchiaio d’olio d’oliva ed aggiungi un po’ di pepe, condisci così le tue verdure.

Cinzia Malaguti

 

Bibliografia:

D. Servan-Schreiber, Anticancro, Pickwick editore, edizione ampliata ed aggiornata 2013

 

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