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Può l’autostima migliorare le prestazioni scolastiche o professionali? Si può migliorare l’autostima?
Una persona che crede in sé stessa rende meglio e di più di una persona che ha una valutazione negativa di sé, ma l’autostima può creare ambizioni ed apparenze superiori alle effettive capacità e diventare un difetto, come nel caso della presunzione.
L’autostima ha molte sfumature e molti aspetti, non è solo alta o bassa, è anche stabile o instabile, realistica o irrealistica, autentica o inautentica, globale o specifica.
Gli studi pubblicati dalla ricercatrice Maria Miceli, dell’Istituto di psicologia del CNR di Roma, nel testo a sua cura dal titolo L’autostima, Società Editrice il Mulino, individuano nell’autostima globale il valore predittivo del benessere psicologico e nell’autostima specifica il valore predittivo del comportamento e del risultato, nel dominio di attività considerato.
Il cuore del benessere psicologico è l’autostima globale.
L’autostima globale corrisponde all’accettazione e al rispetto complessivo di sé stessi, mentre l’autostima specifica corrisponde al sentirsi sicuri di sé in un determinato dominio. Se un determinato dominio è poco rilevante per una persona con un’alta autostima globale è probabile che egli avrà una prestazione specifica scadente; viceversa, la persona con una bassa autostima globale avrà una prestazione eccellente se, in quel campo, le sue aspettative sono alte, magari rinforzate da precedenti successi. <<L’importanza ed il grado di certezza delle varie autostime specifiche, determinano la misura in cui sono autentici pilastri dell’autostima globale, e quindi indicatori del valore che l’individuo si attribuisce, oppure semplici mattoni di riempimento>> sottolinea la Miceli.
L’autostima globale che, ricordo, nasce dall’accettazione e dal rispetto complessivo di sé stessi, è l’aspetto da coltivare per il proprio benessere psicologico: migliora la perseveranza nei confronti di un fallimento ed aiuta ad essere più felici.
L’autostima globale può essere coltivata con le pratiche di meditazione laica, la mindfulness.
Cinzia Malaguti