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Audi, proprietaria degli stabilimenti dove si producono in Italia le famose auto di lusso Lamborghini, conferma la sua attenzione per l’ambiente e la sostenibilità con il progetto “Foresta di querce”, un Parco di circa 7 ettari fuori paese nel comune di Sant’Agata Bolognese, dove ha sede la fabbrica.
Il Parco Lamborghini è aperto al pubblico tutti i sabati (dalle 15 alle 19) e le domeniche (dalle 9 alle 12) nei mesi di maggio, giugno, luglio e settembre.
Il Parco Lamborghini è aperto da poco tempo, pertanto le piante messe a dimora (sono migliaia) sono ancora molto giovani e fanno poca ombra, ma l’area didattico-naturalistica, il bellissimo prato all’inglese, due laghetti e la presenza di attrezzi sportivi, ne fanno un luogo molto gradevole per grandi e piccini.
L’area didattico-naturalistica è un percorso dove apposite immagini e relative didascalie spiegano la funzione delle querce e della vita vegetale e animale negli ambienti umidi; in un’altra area sono state messe a dimora anche piante da frutto, come il pero, il fico, il melograno, il melo cotogno, il caco, il giuggiolo, il gelso e altri, con relativa spiegazione didascalica sull’origine e le caratteristiche.
Il progetto, la sua realizzazione in itinere, nonché gli studi ad esso correlati, sono resi possibili dalla proprietà tedesca Audi di Lamborghini con la collaborazione tra Università di Bologna e Bolzano, comune di Sant’Agata Bolognese e la supervisione dell’Università di Monaco (Germania).
Audi non è nuova a questo tipo d’impegno a favore dell’ambiente; il progetto, infatti, si affianca a quello avviato in Germania, con la messa a dimora di migliaia di querce presso la foresta di Koeshing, vicino a Ingolstadt, dove ha sede l’Azienda.
Cinzia Malaguti