Ahimsa

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ahimsa

Ahimsa significa “non nuocere” ed è un atteggiamento centrale della pratica yoga e del giuramento di Ippocrate. Esso è un importante precetto nelle discipline orientali dell’Induismo e del Buddhismo.

L’ahimsa mi sembra un buon modo di comportarsi verso il mondo e verso noi stessi. Se vivessimo in modo da causare il minor numero possibile di danni e sofferenze, non esisterebbero i folli livelli di violenza che dominano oggi la nostra vita ed il nostro pensiero, saremmo anche più generosi verso noi stessi. L’ahimsa placa la rabbia, frutto della paura.

Voi potete praticare la mitezza dell’ahimsa su voi stessi e sui vostri rapporti con gli altri in qualsiasi momento.

Vi accorgete a volte di essere troppo severi nei vostri riguardi e di sminuirvi? In quel momento ricordate l’ahimsa, prendetene atto e lasciate che funzioni.

Sparlate di qualcuno alle sue spalle? Ahimsa.

Oltrepassate i vostri limiti senza riguardo per il vostro corpo e benessere? Ahimsa.

Causate ad altri dolore o sofferenza? Ahimsa.

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<<La propensione a nuocere o a fare il male proviene in definitiva dalla paura>> scrive Jon Kabat-Zinn, professore di medicina, fondatore e direttore della clinica per la riduzione dello stress dell‘Università del Massachusetts, <<Non nuocere richiede riconoscere i propri timori, comprenderli e padroneggiarli, ossia assumerne la responsabilità. Responsabilità significa non permettere che la paura condizioni la prospettiva delle cose.>>

L‘ahimsa è dunque un principio ispiratore di vita, una guida nel cammino, una fonte di serenità.

Cinzia Malaguti

 

Bibliografia:

J. Kabat-Zinn, Dovunque tu vada ci sei già. In cammino verso la consapevolezza, Milano, TEA, 2012

 

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